
COMUNICATO STAMPA
Oggetto: Accordo quadro per la contrattazione regionale nel settore artigiano del Piemonte
Con reciproca soddisfazione le Parti datoriali regionali del settore artigiano Confartigianato Imprese, Cna e Casartigiani e le Parti sindacali Cgil, Cisl e Uil del Piemonte, il 28 marzo 2025, hanno sottoscritto un Accordo quadro sulla contrattazione regionale del settore artigiano.
Il settore artigiano (escluso il settore edile) in Piemonte conta oltre 100.000 dipendenti e circa 27.000 aziende, rappresenta un tessuto importante sia nel contoterzismo, che per i settori meccanico, orafo, tessile, alimentare, chimico, dei servizi e pulizie, comunicazione e grafica, legno e lapidei, acconciatura ed estetica, trasporto.
L’intesa quadro che permetterà la stipula dei singoli contratti regionali di categoria, raggiunta dopo un articolato confronto, prevede la costituzione di un Osservatorio regionale interconfederale, l’istituzione di un Elemento di Produttività Regionale pari al 3% della retribuzione mensile, l’istituzione di un Elemento Regionale Economico che incrementerà la retribuzione mensile del 1,5%. Completa l’intesa una “una tantum” per il periodo pregresso di 230 €. Un’attenzione particolare a specifiche tematiche inerenti a Salute e Sicurezza, Bilateralità, Politiche di Genere e Formazione.
Ugo Arnulfo, Presidente della Consulta dei Mestieri di Confartigianato Imprese Piemonte: “Accogliamo con profonda soddisfazione il rafforzamento, nel contesto piemontese, delle relazioni sindacali di categoria che, da tempo, si erano affievolite. Il presente Accordo costituisce la concretizzazione formale di quanto l’artigianato rappresenti nella sua essenza, ovvero un modello di imprenditorialità in cui titolari e collaboratori operano congiuntamente, favorendo un clima di dialogo costruttivo e reciproco sostegno”.
Anna Poggio della Cgil Piemonte: “In questi anni di scarsa crescita dei salari, i recenti rinnovi contrattuali nazionali affiancati dalla ripresa della contrattazione regionale sono un importante segnale di inversione di tendenza”.
Giovanni Genovesio, Presidente CNA Piemonte: “La contrattazione regionale di secondo livello rappresenta uno strumento fondamentale per adattare le condizioni di lavoro alle specificità del nostro territorio e delle nostre imprese. Attraverso il dialogo tra le Parti sociali, è possibile integrare i contratti collettivi nazionali con accordi che rispondano meglio alle esigenze locali, migliorando la competitività delle aziende e il benessere dei lavoratori”.
Gianni Baratta della Cisl Piemonte sottolinea l’importanza della ripresa della contrattazione regionale dopo molti anni di difficoltà alla sua realizzazione.
Paolo Mignone, Presidente di Casartigiani Piemonte: “In un contesto economico in continua evoluzione, valorizzare le categorie e promuovere una contrattazione regionale efficace significa investire nel futuro del nostro tessuto produttivo, sostenendo la crescita e l’innovazione nel rispetto delle peculiarità del Piemonte”.
Mauro Casucci della Uil Piemonte, nonché Vicepresidente Ebap, esprime soddisfazione per un’intesa che rappresenta un modello innovativo per aumentare i salari delle lavoratrici e dei lavoratori e la produttività delle imprese artigiane.
Nei prossimi mesi, grazie all’Accordo, si chiuderanno i contratti regionali di categoria che, insieme ai CCNL quasi tutti rinnovati, rappresentano gli strumenti migliori per cercare di mettere al riparo i salari dall’inflazione e consentire al comparto artigiano di affrontare le sfide della transizione e della digitalizzazione.

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